Assen, Rossi porta a casa un 100
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Assen, Rossi porta a casa un 100
Assen, Rossi porta a casa un 100
Le pagelle del Gp d'Olanda: Lorenzo è da 9
di Guido Meda Rossi, 100
Una
tirata liberatoria, vibrante, violenta e vigorosa. Un trentenne nel
pieno della forma che ha macinato ogni genere di gara, ogni genere di
vittoria. E poi giù, dalle stelle alle stalle, e poi su, e poi di nuovo
giù. Un'altalena che a conti fatti non ha mai smesso di essere
divertente e produttiva. Moto perfetta, ciao. Nella solitudine del
fuoriclasse che fa un altro sport fino a rendere noiosa una delle corse
più significative della sua carriera.
Lorenzo, 9
Grandissimo avversario, non
servono altre dimostrazioni. Parte male e ogni tanto càpita. Spreme la
M1 come un limone mentre l'altro gli scappa via davanti. Consuma le
gomme più del dovuto, ma è l'unico insieme a Rossi che in questo caso
tiene un passo da urlo. Con Lorenzo non si gioca. Stavolta è andata
così, di norma andrà che ci si lotta e basta.Stoner, 7
Stoico
ed eroico per la seconda volta in due gare. Quel visino pallido pallido
che onora il podio mentre vorrebbe stare chiuso al buio la dice lunga
sulla corazza del personaggio. Stoner è due persone insieme: una
selvaggia, smanettona, coraggiosa, velocissima, rude e bizzosa. L'altra
è tenera, sofferente, delicata e sensibile. La seconda sta un po'
soverchiando la prima. Una visita, una medicina e tutto andrà a posto.
Vederlo così è una sofferenza che Stoner non merita. Ma la sua
ostinazione a rifiutare il medico merita 5.Pedrosa e Dovizioso, 4
Si,
ma alla Honda forse va un 3. Ancorati alla vecchia filosofia per cui la
macchina, il mezzo, valgono più dell'uomo, relegano i loro piloti a
logiche di lavoro restrittive e penalizzanti. Motivo per cui Rossi ad
un certo punto disse basta. La storia del telaio è stata buffa. Il
debutto del telaio è stato disastroso. Peccato perché Pedrosa dà
l'anima, quando sta male e quando sta bene e va fortissimo. Il Dovi sta
cucito al suo ruolo di secondo e punta al primo senza guizzi ma anche
senza capricci. Sarà anche sfortuna, ma le due Hrc (insieme a Kallio
che butta tutto sul più bello, voto 6) sono le uniche moto che non
vedono il traguardo.Edwards, 8
La sua
altalena stagionale ha storicamente dei picchi positivi che trovano in
Assen uno degli apputamenti preferiti. Non è mai stato uno da podio
fisso, ma lui e la sua Yamaha al quarto posto sono ancora il segno di
una forma che, volendo, vien fuori. Quattro Yamaha (compresa quella di
Toseland rinvigorito, combattivo e sesto, voto 7) sulle prime sei moto
al traguardo sono l'indice di una lavoro ben fatto a budget
relativamente limitato.Hayden, 6
E pensare
che poteva essere molto meglio! La Ducati trova un Hayden che guida nel
giorno in cui Stoner soffre. La soddisfazione è grande ma mitigata. A
Nicky va bene che la prossima è Laguna Seca, dove l'aria di casa si
farà sentire per forza. Un "periodo fionda" per lui e per la Ducati.
Perde quasi su tutta la linea il duello coi compagni di bagarre, ma sta
sempre con loro e non perde secchiate di tempo come al solito.Capirossi, 6
Ma
ci pare che non si colpa sua. Un contatto con De Angelis (voto 5) in
gara e uno con Elias (voto 5) a fine gara obbligano Loris a chiudere il
gruppetto al traguardo, va bene, ma qualcosa nel motore evoluzione dei
miracoli non deve aver funzionato. Becca fisso 15 kmh da Vermeulen
(quinto, voto 7.5), quindi... si difende come può.Melandri, 5.5
Lì, così, senza lode, ma nemmeno travolto dall'infamia di una moto che in condizioni standard si rivela per quel che è.Canepa, Gibernau, Takahashi, Talmacsi, 4.5
Peccato.
Peccato per Canepa che un potenziale ce l'ha se solo capisse dove l'ha
nascosto, peccato per Gibernau che è così decotto e malandato da non
giustificare affatto il ritorno un po' patetico, peccato per Takahashi
che ha una moto normale e si rivela mediocre, peccato per Talmacsi che
dimostra una velocità diadattamento alla Gp normale invece che speciale
come qualcuno, ingenuamente, si aspettava.
27 giugno 2009
preso da: http://www.sportmediaset.it/motogp/articoli/articolo24682.shtml
Le pagelle del Gp d'Olanda: Lorenzo è da 9
di Guido Meda Rossi, 100
Una
tirata liberatoria, vibrante, violenta e vigorosa. Un trentenne nel
pieno della forma che ha macinato ogni genere di gara, ogni genere di
vittoria. E poi giù, dalle stelle alle stalle, e poi su, e poi di nuovo
giù. Un'altalena che a conti fatti non ha mai smesso di essere
divertente e produttiva. Moto perfetta, ciao. Nella solitudine del
fuoriclasse che fa un altro sport fino a rendere noiosa una delle corse
più significative della sua carriera.
Lorenzo, 9
Grandissimo avversario, non
servono altre dimostrazioni. Parte male e ogni tanto càpita. Spreme la
M1 come un limone mentre l'altro gli scappa via davanti. Consuma le
gomme più del dovuto, ma è l'unico insieme a Rossi che in questo caso
tiene un passo da urlo. Con Lorenzo non si gioca. Stavolta è andata
così, di norma andrà che ci si lotta e basta.Stoner, 7
Stoico
ed eroico per la seconda volta in due gare. Quel visino pallido pallido
che onora il podio mentre vorrebbe stare chiuso al buio la dice lunga
sulla corazza del personaggio. Stoner è due persone insieme: una
selvaggia, smanettona, coraggiosa, velocissima, rude e bizzosa. L'altra
è tenera, sofferente, delicata e sensibile. La seconda sta un po'
soverchiando la prima. Una visita, una medicina e tutto andrà a posto.
Vederlo così è una sofferenza che Stoner non merita. Ma la sua
ostinazione a rifiutare il medico merita 5.Pedrosa e Dovizioso, 4
Si,
ma alla Honda forse va un 3. Ancorati alla vecchia filosofia per cui la
macchina, il mezzo, valgono più dell'uomo, relegano i loro piloti a
logiche di lavoro restrittive e penalizzanti. Motivo per cui Rossi ad
un certo punto disse basta. La storia del telaio è stata buffa. Il
debutto del telaio è stato disastroso. Peccato perché Pedrosa dà
l'anima, quando sta male e quando sta bene e va fortissimo. Il Dovi sta
cucito al suo ruolo di secondo e punta al primo senza guizzi ma anche
senza capricci. Sarà anche sfortuna, ma le due Hrc (insieme a Kallio
che butta tutto sul più bello, voto 6) sono le uniche moto che non
vedono il traguardo.Edwards, 8
La sua
altalena stagionale ha storicamente dei picchi positivi che trovano in
Assen uno degli apputamenti preferiti. Non è mai stato uno da podio
fisso, ma lui e la sua Yamaha al quarto posto sono ancora il segno di
una forma che, volendo, vien fuori. Quattro Yamaha (compresa quella di
Toseland rinvigorito, combattivo e sesto, voto 7) sulle prime sei moto
al traguardo sono l'indice di una lavoro ben fatto a budget
relativamente limitato.Hayden, 6
E pensare
che poteva essere molto meglio! La Ducati trova un Hayden che guida nel
giorno in cui Stoner soffre. La soddisfazione è grande ma mitigata. A
Nicky va bene che la prossima è Laguna Seca, dove l'aria di casa si
farà sentire per forza. Un "periodo fionda" per lui e per la Ducati.
Perde quasi su tutta la linea il duello coi compagni di bagarre, ma sta
sempre con loro e non perde secchiate di tempo come al solito.Capirossi, 6
Ma
ci pare che non si colpa sua. Un contatto con De Angelis (voto 5) in
gara e uno con Elias (voto 5) a fine gara obbligano Loris a chiudere il
gruppetto al traguardo, va bene, ma qualcosa nel motore evoluzione dei
miracoli non deve aver funzionato. Becca fisso 15 kmh da Vermeulen
(quinto, voto 7.5), quindi... si difende come può.Melandri, 5.5
Lì, così, senza lode, ma nemmeno travolto dall'infamia di una moto che in condizioni standard si rivela per quel che è.Canepa, Gibernau, Takahashi, Talmacsi, 4.5
Peccato.
Peccato per Canepa che un potenziale ce l'ha se solo capisse dove l'ha
nascosto, peccato per Gibernau che è così decotto e malandato da non
giustificare affatto il ritorno un po' patetico, peccato per Takahashi
che ha una moto normale e si rivela mediocre, peccato per Talmacsi che
dimostra una velocità diadattamento alla Gp normale invece che speciale
come qualcuno, ingenuamente, si aspettava.
27 giugno 2009
preso da: http://www.sportmediaset.it/motogp/articoli/articolo24682.shtml
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