Le pagelle del mondiale di Rossi
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Le pagelle del mondiale di Rossi
Gli ingredienti vincenti per l'ottavo titolo
di Guido Meda
Voto 10 e lode, in generale
Il mondiale con degli sprazzi spettacolari altissimi (esempio Laguna, Indy, Motegi) e delle gare con meno personalità (media stagionale 7), il mondiale con più significato. Valentino ha seguito un iter di maturazione che lo mette ormai sempre in condizione di trovare la soluzione giusta per ogni problema. Reagì ad una Yamaha che funzionava male, reagì con un cambio di gommista Bridgestone (9) alla Michelin (6) con cui non andava più d'accordo, reagì con un'urgenza assoluta di pacificare con il fisco e con la gente quando gli contestarono il megamultone. E' solo un anno fa, oggi sembrano dieci. Ogni avversario di Rossi quest'anno ha avuto un intoppo. Lui ti ha dato sempre l'idea che oltre a pilotare le moto si possa anche pilotare la fortuna. Non ha mai perso la testa e ha colto, anzi, al millesimo, il momento in cui far cambiare la faccia del mondiale. Laguna Seca (10 e lode) nella fattispecie. Da lì in avanti tutta una discesa con curve dolci, senza perdere la capacità di divertirsi, senza cedere agli eccessi del ventenne che non è più. Un titolo maturo come lo è il suo titolare
Voto 10, alla gestione dei rapporti
Passare attraverso una serie di disavventure è servito a Rossi anche per scremare l'entourage. Per capire gli amici veri (10) e quelli interessati (4). Quelli che non ti volteranno mai le spalle e quelli che a volte te le hanno girate ma gliel'avevi perdonata. Un campione concreto in pista è anche una persona equilibrata nei rapporti e negli affetti. Sa stare sempre a mezza via tra ciò che impone serietà e ciò che comporta gusto e divertimento. Via Badioli , va bene, dentro Alberto Tebaldi (10) detto Albi. Non è una sostituzione paritaria, son due ruoli diversi per due persone diverse. Uno filtrava, l'altro condivide. A Rossi serve soprattutto condividere.
Voto 10 e lode al trasformismo
Si adegua alle necessità del motomondiale moderno. Con la Yamaha realizza una moto che è soprattutto equilibrata e che con equilibrio va guidata. Anche nel modo di comportarsi della moto e nel modo di guidare di Valentino leggi una maturazione. Lui era l'apoteosi della guida spettacolare, anche sporca, ora è quanto di più pulito esista sulle piste del mondo. Significa sapersi adattare, cambiare cose di sè anche molto radicali senza intaccare un talento che non ha eguali.
Voto 8 agli avversari
Di loro alla fine ricorderai lo Stoner battuto l'anno dopo aver dominato. Ma non è stato l'unico. Lorenzo ( e Pedrosa (7) hanno vissuto una stagione altalentante un po' per colpa loro, un po' per colpa del male che si sono fatti, delle paure che hanno avuto. Anche a loro serviva maturare e non ci poteva essere una stagione più selettiva di questa per aiutarli a crescere. Una stagione così difficile, ad uscirne, diventerà un patrimonio di esperienza incredibile per le prossime, a partire dal 2009, quando anche Dovizioso (9) sarà nel club degli attrezzatissimi. Ma Valentino resta il riferimento.
Voto 8 a Stoner
Vedi la faccia di una Ducati (7.5) che non digerisce volentieri un ribaltamento di fronte così netto, così improvviso, così inatteso. Avrà capito Stoner che certe dichiarazioni di inizio anno era troppo forti se commisurate al Valentino Rossi che in silenzio ricostruiva se stesso e i propri strumenti di lavoro. Allora significa anche mettere lo stesso Valentino in condizione di essere più godurioso e più spietato quando si tratta di passare con le ruote nella terra. Di ricordare che sul podio di Laguna Seca Casey gli disse "we will see" (lo vedremo) dopo che Valentino, accusato di aver guidato in maniera troppo dura, lo aveva ammonito dicendogli "queste sono le corse Casey". E' in quel momento che il tracollo è iniziato. Se di tracollo vogliamo parlare. Un po' la sfortuna, un po' un anteriore difficile, un po' qualche errore personale, un po' il polso malandato, un po' il Valentino ritrovato, a Casey è mancata la reazione giusta al momento giusto. Però, che pilota! E' arrivato da poco, è già un icona e Rossi lo sa e ad averlo battuto si sente ancora più grande.
Voto 10 alla Yamaha
Sembravano in una strada senza uscita. Quando un anno fa, poco meno, a Valencia Rossi si mise a strillare che lui era Rossi e voleva la moto a posto ad alcuni parve arrogante e inopportuno. Come nelle aziende era invece arrivato il momento in cui qualcuno si deve vestire da boss e fare la voce grossa. L'effetto è stato pressochè immediato ed eclatante. La M1 (10) di quest'anno è notevolissima, veloce, tecnicamente innovativa. Una di quelle moto che ti fanno venir voglia di comprare Yamaha, come la Desmosedici (10) ti può accendere la passione Ducati. Che poi le corse si fanno per quello. Ecco, anche qui sta il valore aggiunto di Valentino.
Voto 4 alle Cassandre
Una marea, comparse sui siti soprattutto, perchè alla massa, alla gente della strada di certe rivalità non frega niente. Rossi la gente lo prende e lo ama come raramente ha fatto con altri personaggi della storia del nostro sport. Nel caso dello scorso anno, per quanto Rossi fosse demagogicamente criminalizzabile, ci fu una violenza, minoritaria, ma eccessiva che voleva spingere verso la distruzione del mito. Distruzione inutile, perchè non è dando addosso a Valentino che rafforzi il mito Ducati o restituisci Biaggi allo spolvero di quando vinceva o si misurava ad alto livello. Rossi è finito. Stoner l'ha finito. Erano parole troppo grosse e troppo ingrate, segno di un istinto deviato, poco realista e poco competente. Non è il caso qui di prendere rivincite, ma si sente bene oggi chi ha seguito con coerenza la tesi opposta ieri: Stoner è arrivato, è fantastico, la Ducati è un mito, ma non potete dimenticare che il vero Valentino è un altro. Ecco il vero Valentino è arrivato e la cassandre tornano nel buio fino a nuovo ordine. Tifare qualcuno o qualcosa che non sia Rossi è legittimo e scarosanto, ma farlo contro Rossi comunque e per forza è stato inopportuno e antisportivo.
Voto 10 ai genitori
La Stefy e Graziano, così diversi eppure così uguali nel seguire le gesta del figlio. Abbottonati e aggrappati alla loro dignità. Mai una parola fuori posto sugli avversari, mai un eccesso nella valutazione della stagione "eccessiva" del figlio. In disparte quanto serve per essere considerati bravi genitori, sul campo quanto basta per divertirsi e per condividere con Valentino un mondiale famigliare dopo un anno in cui la famiglia ha sofferto molto. L'ultima sofferenza è arrivata postuma, quando tutto sembrava a posto: il nonno Dario, scomparso nel giorno di Indianapolis (voto 9). Ma ora, così, è più sereno anche lui.
27 settembre 2008
Bhè che dire?!?!?!?
GRAZIE VALE....sono passati 2 anni un pò duri ma ora è tornato il RE
e meglio di prima
GRANDE VALE!!!!
di Guido Meda
Voto 10 e lode, in generale
Il mondiale con degli sprazzi spettacolari altissimi (esempio Laguna, Indy, Motegi) e delle gare con meno personalità (media stagionale 7), il mondiale con più significato. Valentino ha seguito un iter di maturazione che lo mette ormai sempre in condizione di trovare la soluzione giusta per ogni problema. Reagì ad una Yamaha che funzionava male, reagì con un cambio di gommista Bridgestone (9) alla Michelin (6) con cui non andava più d'accordo, reagì con un'urgenza assoluta di pacificare con il fisco e con la gente quando gli contestarono il megamultone. E' solo un anno fa, oggi sembrano dieci. Ogni avversario di Rossi quest'anno ha avuto un intoppo. Lui ti ha dato sempre l'idea che oltre a pilotare le moto si possa anche pilotare la fortuna. Non ha mai perso la testa e ha colto, anzi, al millesimo, il momento in cui far cambiare la faccia del mondiale. Laguna Seca (10 e lode) nella fattispecie. Da lì in avanti tutta una discesa con curve dolci, senza perdere la capacità di divertirsi, senza cedere agli eccessi del ventenne che non è più. Un titolo maturo come lo è il suo titolare
Voto 10, alla gestione dei rapporti
Passare attraverso una serie di disavventure è servito a Rossi anche per scremare l'entourage. Per capire gli amici veri (10) e quelli interessati (4). Quelli che non ti volteranno mai le spalle e quelli che a volte te le hanno girate ma gliel'avevi perdonata. Un campione concreto in pista è anche una persona equilibrata nei rapporti e negli affetti. Sa stare sempre a mezza via tra ciò che impone serietà e ciò che comporta gusto e divertimento. Via Badioli , va bene, dentro Alberto Tebaldi (10) detto Albi. Non è una sostituzione paritaria, son due ruoli diversi per due persone diverse. Uno filtrava, l'altro condivide. A Rossi serve soprattutto condividere.
Voto 10 e lode al trasformismo
Si adegua alle necessità del motomondiale moderno. Con la Yamaha realizza una moto che è soprattutto equilibrata e che con equilibrio va guidata. Anche nel modo di comportarsi della moto e nel modo di guidare di Valentino leggi una maturazione. Lui era l'apoteosi della guida spettacolare, anche sporca, ora è quanto di più pulito esista sulle piste del mondo. Significa sapersi adattare, cambiare cose di sè anche molto radicali senza intaccare un talento che non ha eguali.
Voto 8 agli avversari
Di loro alla fine ricorderai lo Stoner battuto l'anno dopo aver dominato. Ma non è stato l'unico. Lorenzo ( e Pedrosa (7) hanno vissuto una stagione altalentante un po' per colpa loro, un po' per colpa del male che si sono fatti, delle paure che hanno avuto. Anche a loro serviva maturare e non ci poteva essere una stagione più selettiva di questa per aiutarli a crescere. Una stagione così difficile, ad uscirne, diventerà un patrimonio di esperienza incredibile per le prossime, a partire dal 2009, quando anche Dovizioso (9) sarà nel club degli attrezzatissimi. Ma Valentino resta il riferimento.
Voto 8 a Stoner
Vedi la faccia di una Ducati (7.5) che non digerisce volentieri un ribaltamento di fronte così netto, così improvviso, così inatteso. Avrà capito Stoner che certe dichiarazioni di inizio anno era troppo forti se commisurate al Valentino Rossi che in silenzio ricostruiva se stesso e i propri strumenti di lavoro. Allora significa anche mettere lo stesso Valentino in condizione di essere più godurioso e più spietato quando si tratta di passare con le ruote nella terra. Di ricordare che sul podio di Laguna Seca Casey gli disse "we will see" (lo vedremo) dopo che Valentino, accusato di aver guidato in maniera troppo dura, lo aveva ammonito dicendogli "queste sono le corse Casey". E' in quel momento che il tracollo è iniziato. Se di tracollo vogliamo parlare. Un po' la sfortuna, un po' un anteriore difficile, un po' qualche errore personale, un po' il polso malandato, un po' il Valentino ritrovato, a Casey è mancata la reazione giusta al momento giusto. Però, che pilota! E' arrivato da poco, è già un icona e Rossi lo sa e ad averlo battuto si sente ancora più grande.
Voto 10 alla Yamaha
Sembravano in una strada senza uscita. Quando un anno fa, poco meno, a Valencia Rossi si mise a strillare che lui era Rossi e voleva la moto a posto ad alcuni parve arrogante e inopportuno. Come nelle aziende era invece arrivato il momento in cui qualcuno si deve vestire da boss e fare la voce grossa. L'effetto è stato pressochè immediato ed eclatante. La M1 (10) di quest'anno è notevolissima, veloce, tecnicamente innovativa. Una di quelle moto che ti fanno venir voglia di comprare Yamaha, come la Desmosedici (10) ti può accendere la passione Ducati. Che poi le corse si fanno per quello. Ecco, anche qui sta il valore aggiunto di Valentino.
Voto 4 alle Cassandre
Una marea, comparse sui siti soprattutto, perchè alla massa, alla gente della strada di certe rivalità non frega niente. Rossi la gente lo prende e lo ama come raramente ha fatto con altri personaggi della storia del nostro sport. Nel caso dello scorso anno, per quanto Rossi fosse demagogicamente criminalizzabile, ci fu una violenza, minoritaria, ma eccessiva che voleva spingere verso la distruzione del mito. Distruzione inutile, perchè non è dando addosso a Valentino che rafforzi il mito Ducati o restituisci Biaggi allo spolvero di quando vinceva o si misurava ad alto livello. Rossi è finito. Stoner l'ha finito. Erano parole troppo grosse e troppo ingrate, segno di un istinto deviato, poco realista e poco competente. Non è il caso qui di prendere rivincite, ma si sente bene oggi chi ha seguito con coerenza la tesi opposta ieri: Stoner è arrivato, è fantastico, la Ducati è un mito, ma non potete dimenticare che il vero Valentino è un altro. Ecco il vero Valentino è arrivato e la cassandre tornano nel buio fino a nuovo ordine. Tifare qualcuno o qualcosa che non sia Rossi è legittimo e scarosanto, ma farlo contro Rossi comunque e per forza è stato inopportuno e antisportivo.
Voto 10 ai genitori
La Stefy e Graziano, così diversi eppure così uguali nel seguire le gesta del figlio. Abbottonati e aggrappati alla loro dignità. Mai una parola fuori posto sugli avversari, mai un eccesso nella valutazione della stagione "eccessiva" del figlio. In disparte quanto serve per essere considerati bravi genitori, sul campo quanto basta per divertirsi e per condividere con Valentino un mondiale famigliare dopo un anno in cui la famiglia ha sofferto molto. L'ultima sofferenza è arrivata postuma, quando tutto sembrava a posto: il nonno Dario, scomparso nel giorno di Indianapolis (voto 9). Ma ora, così, è più sereno anche lui.
27 settembre 2008
Bhè che dire?!?!?!?
GRAZIE VALE....sono passati 2 anni un pò duri ma ora è tornato il RE
e meglio di prima
GRANDE VALE!!!!
Rakele46- Moderatore
- Numero di messaggi : 275
Età : 34
Località : Macerata - Marche
Data d'iscrizione : 19.07.08
Re: Le pagelle del mondiale di Rossi
Gli ingredienti per 8 mondiali
Leggi la ricetta preparata dal Vale
Leggi la ricetta preparata dal Vale
Rakele46- Moderatore
- Numero di messaggi : 275
Età : 34
Località : Macerata - Marche
Data d'iscrizione : 19.07.08
Re: Le pagelle del mondiale di Rossi
...grazieeeeee... sia per la'rticolo che per la foto, te la avevo appena chiesta nell'altro topic...hihihi... grasssssssssssssssssssssssie...
*silvietta 46*- Moderatore
- Numero di messaggi : 1929
Età : 35
Data d'iscrizione : 16.07.08
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