Yamaha: intervista a Furusawa
Pagina 1 di 1
Yamaha: intervista a Furusawa
Furusawa: "Rossi è un genio e la Ducati il mio più grande stimolo"
Masao Furusawa non è solo l’ingegnere più in alto in grado nel team Yamaha. E’ anche l’ispiratore di Valentino Rossi, il suo uomo di fiducia, quello in cui Rossi ripone le sue speranze per vincere l’ottavo titolo iridato.
Tecnico, dunque, ma anche psicologo, se non addirittura filosofo, è l’uomo attorno al quale gira l’intera squadra, che lui motiva, ascolta, sprona.
Poco oltre metà stagione ed ormai a poco più di una settimana dal 12° round del mondiale, a Brno, Furusawa ha voluto fare il punto della situazione, parlando della M1, del suo rapporto con Rossi, di Jorge, di Burgess e Forcada. Oltre che ovviamente di elettronica. Dicendo della Ducati che è il suo più grande sprone per migliorare la sua creatura, la M1, anche se il “Genio” che la muove rimane, ovviamente, Valentino Rossi.
Qual è il più grande cambiamento operato sulla M1 quest’anno?
“Abbiamo fatto molte modifiche rispetto al modello ’07, la moto è molto migliorata e Valentino ne è rimasto molto soddisfatto. Ovviamente il cambiamento più importante – il mutamento del fornitore di pneumatici – ha interessato solo Rossi. Dopo il passaggio abbiamo lavorato duramente per imparare come tirare fuori il meglio dalle gomme e, ovviamente, non avevamo alcun dato ad aiutarci. L’anno passato Vale aveva predetto che la mossa sarebbe stata giusta e non ha sbagliato anche se, naturalmente, non potevamo prevedere cosa ciò avrebbe comportato.”
Cos’altro avete modificato sulla moto di Valentino?
“Abbiamo lavorato sul telaio ed abbiamo cambiato la geometria della moto in modo da avere un buon bilanciamento con le gomme. Da quando siamo passati dalle 990 cc alle 800 cc è necessario avere maggiore velocità in curva per essere in grado di vincere. Per questo abbiamo provato molti assetti, centri di gravità della moto, posizione del pilota, interasse, rigidezza del telaio e così via”.
Credete che lo sviluppo sia stato un successo?
“Le MotoGP non sono mezzi di produzione ed è per questo che dico sempre che Valentino, Jorge e tutti gli altri loro colleghi non sono persone normali! Vale, comunque, ha espresso soddisfazione crescente gara dopo gara ed alla fine siamo stati in grado di trovare un assetto che gli ha consentito, per ora, di vincere tre Gran Premi. Da allora Casey Stoner e la sua squadra hanno trovato nuove soluzioni che gli hanno permesso di fare un grosso passo in avanti ed ovviamente per noi ora le restanti gare saranno dure, anche se siamo ancora al comando con 25 punti di vantaggio dopo l’eccellente vittoria di Laguna Seca”.
Qual è l’obiettivo per la fine della stagione per quanto riguarda lo sviluppo?
“Le prestazioni del principale avversario sono un grande stimolo per noi tutti per migliorare ulteriormente l’M1, forse anche di più rispetto a quanto già fatto nel corso dell’inverno. Mi piacerebbe sviluppare l’elettronica e la potenza del motore. Al momento non c’è necessità di lavorare sul telaio, anche se ci sono alcuni punti da considerare in vista della prossima stagione. Ultimamente abbiamo avuto qualche problema in accelerazione all’uscita delle curve, così abbiamo bisogno di trovare una geometria migliore assieme allo sviluppo del sistema di controllo del motore”.
Qual è la sua opinione sull’elettronica in MotoGP? Credete che le regole debbano essere cambiate?
“Questa è una discussione molto popolare al momento e dobbiamo guardare alla situazione in generale. Dobbiamo cambiare le regole? E’ vero che molti piloti sono caduti quest’anno, incluso Jorge, che ha avuto una brutta serie di incidenti, come Dani Pedrosa del resto. La domanda, però, è se queste cadute hanno qualcosa a che fare con l’attuale tecnologia. Abbiamo ridotto la cilindrata da 990 cc a 800 cc per avere moto più sicure, ma le nuove moto hanno una velocità di percorrenza delle curve più rapida e ciò rappresenta un pericolo per alcuni piloti. Io penso che dovremmo fare qualcosa ed il principale punto è il controllo elettronico. In ogni caso, è chiaro che la Yamaha dovrà sviluppare un sistema sempre migliore in modo da poter battere i suoi rivali. Ancora penso che la M1 sia la migliore moto, nonostante la serie di successi impressionanti di Casey.”
Valentino ha firmato per altri due anni con Yamaha spiegando che molto della sua affezione dipende dal rapporto fra voi due. Qual è il segreto del vostro rapporto?
“Il motivo per cui sono così positivo è perché credo molto in Valentino! Mi piace il suo modo di pensare, è sempre positivo e ciò spazza via ogni altra cosa. Non si lamenta o critica mai. Al contrario guarda sempre avanti e cerca nuove soluzioni. Abbiamo esattamente l’identico modo di avvicinarsi ai problemi. Valentino ha sempre un modo positivo e logico di pensare, come me. Ha anche un buon senso dell’umorismo, e ciò mi piace molto. Mi piace molto anche lui come persona. La cosa che più mi dispiace è che ho il doppio della sua età, ma il livello del suo modo di pensare è lo stesso del mio. Ma lui ha 29 anni, ed io quando avevo la sua età non pensavo in termini di tattiche e strategie. Ho un grande rispetto per lui. E’ lui il genio dietro alla moto”.
Cosa pensa di Jorge ora che siamo oltre metà stagione?
“Mi piace molto, è un bravo ragazzo ed un ottimo pilota. Onestamente me lo aspettavo molto diverso. Sono rimasto impressionato dalla sua maturità e dal suo fluente inglese. E’ molto intelligente, di più di quanto mi aspettassi. Come pilota possiede un grande talento, ha una guida fluida e precisa. Sono sicuro che in futuro dominerà la MotoGP. All’inizio della stagione siamo partiti senza alcuna ambizione, pensavamo che per lui fosse troppo presto pensare di vincere una gara perché era un debuttante. Si pensava che fosse qui solo per imparare. Lui però ci ha sorpreso con tre pole di fila e poi con una vittoria. E’ successo tutto molto più rapidamente di quanto ci aspettassimo. Parlando in modo generale è un bel personaggio, per la Yamaha e per gli spettatori. La sua stagione ha superato le nostre aspettative, ma ha avuto anche alcuni problemi che stiamo pensando come risolvere”.
Come ha reagito dopo le cadute?
“Dopo le cadute in qualche modo ha cambiato il suo stile di guida, mirando a migliorare la sua confidenza con l’elettronica, il che può aiutarlo. Prima della caduta di Laguna stava recuperando ed iniziando a trovare un modo diverso di relazionarsi con una MotoGP. Laguna è stato un vero peccato, è stato molto sfortunato ed ora dovrà superare anche quella ma sono sicuro che ci riuscirà nel corso della stagione. Da parte nostra non gli facciamo alcuna pressione e non c’è alcuna fretta di velocizzare la sua curva di apprendimento”.
Cosa ne pensa della squadra attuale?
“Sono molto soddisfatto del capomeccanico di Jorge, Ramon Forcada, che ci ha raggiunti all’inizio dell’anno. E’ un ottimo elemento, come Jeremy Burgess. JB è un uomo tranquillo e sofisticato, che odia doversi preoccupare di ciò che è politicamente corretto, come me! Ora entrambi, Forcada e Burgess, stanno sviluppando la rispettiva enorme esperienza con le nuove tecnologie, e con successo. In riguardo alla moto di Jorge, capisco esattamente cosa Ramon sta cercando di fare per lui e per il suo messo. Gli parlo regolarmente e sono soddisfatto che abbiamo la medesima percezione di Jorge. La nostra squadra, in generale, è fatta di ottime persone e di grandi lavoratori e per quanto riguarda i piloti abbiamo ottime armi: Valentino è il presente, Jorge il futuro”.
Masao Furusawa non è solo l’ingegnere più in alto in grado nel team Yamaha. E’ anche l’ispiratore di Valentino Rossi, il suo uomo di fiducia, quello in cui Rossi ripone le sue speranze per vincere l’ottavo titolo iridato.
Tecnico, dunque, ma anche psicologo, se non addirittura filosofo, è l’uomo attorno al quale gira l’intera squadra, che lui motiva, ascolta, sprona.
Poco oltre metà stagione ed ormai a poco più di una settimana dal 12° round del mondiale, a Brno, Furusawa ha voluto fare il punto della situazione, parlando della M1, del suo rapporto con Rossi, di Jorge, di Burgess e Forcada. Oltre che ovviamente di elettronica. Dicendo della Ducati che è il suo più grande sprone per migliorare la sua creatura, la M1, anche se il “Genio” che la muove rimane, ovviamente, Valentino Rossi.
Qual è il più grande cambiamento operato sulla M1 quest’anno?
“Abbiamo fatto molte modifiche rispetto al modello ’07, la moto è molto migliorata e Valentino ne è rimasto molto soddisfatto. Ovviamente il cambiamento più importante – il mutamento del fornitore di pneumatici – ha interessato solo Rossi. Dopo il passaggio abbiamo lavorato duramente per imparare come tirare fuori il meglio dalle gomme e, ovviamente, non avevamo alcun dato ad aiutarci. L’anno passato Vale aveva predetto che la mossa sarebbe stata giusta e non ha sbagliato anche se, naturalmente, non potevamo prevedere cosa ciò avrebbe comportato.”
Cos’altro avete modificato sulla moto di Valentino?
“Abbiamo lavorato sul telaio ed abbiamo cambiato la geometria della moto in modo da avere un buon bilanciamento con le gomme. Da quando siamo passati dalle 990 cc alle 800 cc è necessario avere maggiore velocità in curva per essere in grado di vincere. Per questo abbiamo provato molti assetti, centri di gravità della moto, posizione del pilota, interasse, rigidezza del telaio e così via”.
Credete che lo sviluppo sia stato un successo?
“Le MotoGP non sono mezzi di produzione ed è per questo che dico sempre che Valentino, Jorge e tutti gli altri loro colleghi non sono persone normali! Vale, comunque, ha espresso soddisfazione crescente gara dopo gara ed alla fine siamo stati in grado di trovare un assetto che gli ha consentito, per ora, di vincere tre Gran Premi. Da allora Casey Stoner e la sua squadra hanno trovato nuove soluzioni che gli hanno permesso di fare un grosso passo in avanti ed ovviamente per noi ora le restanti gare saranno dure, anche se siamo ancora al comando con 25 punti di vantaggio dopo l’eccellente vittoria di Laguna Seca”.
Qual è l’obiettivo per la fine della stagione per quanto riguarda lo sviluppo?
“Le prestazioni del principale avversario sono un grande stimolo per noi tutti per migliorare ulteriormente l’M1, forse anche di più rispetto a quanto già fatto nel corso dell’inverno. Mi piacerebbe sviluppare l’elettronica e la potenza del motore. Al momento non c’è necessità di lavorare sul telaio, anche se ci sono alcuni punti da considerare in vista della prossima stagione. Ultimamente abbiamo avuto qualche problema in accelerazione all’uscita delle curve, così abbiamo bisogno di trovare una geometria migliore assieme allo sviluppo del sistema di controllo del motore”.
Qual è la sua opinione sull’elettronica in MotoGP? Credete che le regole debbano essere cambiate?
“Questa è una discussione molto popolare al momento e dobbiamo guardare alla situazione in generale. Dobbiamo cambiare le regole? E’ vero che molti piloti sono caduti quest’anno, incluso Jorge, che ha avuto una brutta serie di incidenti, come Dani Pedrosa del resto. La domanda, però, è se queste cadute hanno qualcosa a che fare con l’attuale tecnologia. Abbiamo ridotto la cilindrata da 990 cc a 800 cc per avere moto più sicure, ma le nuove moto hanno una velocità di percorrenza delle curve più rapida e ciò rappresenta un pericolo per alcuni piloti. Io penso che dovremmo fare qualcosa ed il principale punto è il controllo elettronico. In ogni caso, è chiaro che la Yamaha dovrà sviluppare un sistema sempre migliore in modo da poter battere i suoi rivali. Ancora penso che la M1 sia la migliore moto, nonostante la serie di successi impressionanti di Casey.”
Valentino ha firmato per altri due anni con Yamaha spiegando che molto della sua affezione dipende dal rapporto fra voi due. Qual è il segreto del vostro rapporto?
“Il motivo per cui sono così positivo è perché credo molto in Valentino! Mi piace il suo modo di pensare, è sempre positivo e ciò spazza via ogni altra cosa. Non si lamenta o critica mai. Al contrario guarda sempre avanti e cerca nuove soluzioni. Abbiamo esattamente l’identico modo di avvicinarsi ai problemi. Valentino ha sempre un modo positivo e logico di pensare, come me. Ha anche un buon senso dell’umorismo, e ciò mi piace molto. Mi piace molto anche lui come persona. La cosa che più mi dispiace è che ho il doppio della sua età, ma il livello del suo modo di pensare è lo stesso del mio. Ma lui ha 29 anni, ed io quando avevo la sua età non pensavo in termini di tattiche e strategie. Ho un grande rispetto per lui. E’ lui il genio dietro alla moto”.
Cosa pensa di Jorge ora che siamo oltre metà stagione?
“Mi piace molto, è un bravo ragazzo ed un ottimo pilota. Onestamente me lo aspettavo molto diverso. Sono rimasto impressionato dalla sua maturità e dal suo fluente inglese. E’ molto intelligente, di più di quanto mi aspettassi. Come pilota possiede un grande talento, ha una guida fluida e precisa. Sono sicuro che in futuro dominerà la MotoGP. All’inizio della stagione siamo partiti senza alcuna ambizione, pensavamo che per lui fosse troppo presto pensare di vincere una gara perché era un debuttante. Si pensava che fosse qui solo per imparare. Lui però ci ha sorpreso con tre pole di fila e poi con una vittoria. E’ successo tutto molto più rapidamente di quanto ci aspettassimo. Parlando in modo generale è un bel personaggio, per la Yamaha e per gli spettatori. La sua stagione ha superato le nostre aspettative, ma ha avuto anche alcuni problemi che stiamo pensando come risolvere”.
Come ha reagito dopo le cadute?
“Dopo le cadute in qualche modo ha cambiato il suo stile di guida, mirando a migliorare la sua confidenza con l’elettronica, il che può aiutarlo. Prima della caduta di Laguna stava recuperando ed iniziando a trovare un modo diverso di relazionarsi con una MotoGP. Laguna è stato un vero peccato, è stato molto sfortunato ed ora dovrà superare anche quella ma sono sicuro che ci riuscirà nel corso della stagione. Da parte nostra non gli facciamo alcuna pressione e non c’è alcuna fretta di velocizzare la sua curva di apprendimento”.
Cosa ne pensa della squadra attuale?
“Sono molto soddisfatto del capomeccanico di Jorge, Ramon Forcada, che ci ha raggiunti all’inizio dell’anno. E’ un ottimo elemento, come Jeremy Burgess. JB è un uomo tranquillo e sofisticato, che odia doversi preoccupare di ciò che è politicamente corretto, come me! Ora entrambi, Forcada e Burgess, stanno sviluppando la rispettiva enorme esperienza con le nuove tecnologie, e con successo. In riguardo alla moto di Jorge, capisco esattamente cosa Ramon sta cercando di fare per lui e per il suo messo. Gli parlo regolarmente e sono soddisfatto che abbiamo la medesima percezione di Jorge. La nostra squadra, in generale, è fatta di ottime persone e di grandi lavoratori e per quanto riguarda i piloti abbiamo ottime armi: Valentino è il presente, Jorge il futuro”.
B29EnolaGay- Numero di messaggi : 14
Età : 47
Località : Napoli
Umore : Lunatico
Data d'iscrizione : 21.07.08
Argomenti simili
» Furusawa: Yamaha in Moto3
» FIAT YAMAHA 2009 PRESENTAZIONE INTERVISTA A VALENTINO
» FIAT YAMAHA 2009 PRESENTAZIONE INTERVISTA A VALENTINO
» Rossi, Furusawa e Jarvis: la fine di un'era
» Furusawa: Preziosi mi ha chiesto aiuto
» FIAT YAMAHA 2009 PRESENTAZIONE INTERVISTA A VALENTINO
» FIAT YAMAHA 2009 PRESENTAZIONE INTERVISTA A VALENTINO
» Rossi, Furusawa e Jarvis: la fine di un'era
» Furusawa: Preziosi mi ha chiesto aiuto
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.