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Valentino Rossi racconta l'anno della rivincita

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Valentino Rossi racconta l'anno della rivincita Empty Valentino Rossi racconta l'anno della rivincita

Messaggio Da Rakele46 Mar Ott 28, 2008 3:33 pm

per chi nn ha visto l'intervista di vale a contro campo...di domenica scorsa....ho trovato l'articolo scritto...

Un Rossi a tutto campo quello che si è confessato ieri sera a Controcampo. Rossi, 29 anni e otto titoli mondiali in MotoGp sul comodino, ha raccontato delle sue paure, della Ferrari, della Ducati, del suo futuro, e dei problemi con il Fisco. Corre a 300 all'ora su una moto ma ha paura del buio e dei fantasmi. «Ho paura di dormire da solo. Quando dormo nella mia cameretta a casa di mia mamma, anche se lei non c'è, riesco a dormire tranquillamente, però in altre case ho paura a dormire da solo. Ma soprattutto ho paura dei fantasmi, più che dei ladri», Il pilota della Yamaha nel Gp di Valencia, domenica, ultima gara della stagione, ha chiuso con il terzo posto, godendosi il suo ottavo titolo.

«Dovevo dimostrare ad un po' di gente quale era la realtà. L'unico modo che conta è farlo in pista. Mi sono goduto questa vittoria per come è venuta, per le difficoltà all'inizio e per tutti quelli che mi davano già per vecchio e in parabola discendente. È stato fantastico. È stata una lezione anche per me, ho dimostrato anche a me stesso che ce la potevo fare, ho visto quale è il modo giusto per lavorare».

Il fisco. Il campione del Mondo della MotoGp ha vissuto lo scorso anno momenti difficili, con i problemi con il Fisco italiano. «Ricordo bene tutto, perchè è passato poco tempo, la sofferenza di vedere vanificato troppo in fretta il lavoro ed il successo di dieci anni e di vedermi massacrare, tante volte anche gratuitamente, da tanta gente. È stato un periodo difficile. Sono servito, visto che sono molto famoso, per dare una lezione a tutti, per far vedere che l'aria era cambiata, comunque anche io avevo commesso i miei errori e sono stato pronto a pagarli. Per primo io dovevo cercare di capire bene quale era la realtà dei fatti. Muovendomi sotto copertura prima dovevo prima capire bene quale era la verità e poi prendere le mie decisione. Potevo benissimo lottare con il Fisco, come fa l'80-90% della gente, sarebbe stata una lotta molto difficile, lunga, e alla fine avrei potuto vincere o perdere, ma io ho fatto una scommessa, ho cercato di puntare su di me e non di puntare su dei soldi che potevo risparmiare, ma su altri soldi che potevo guadagnare, sapevo che se avessi chiuso prima possibile questa vicenda, avrei potuto ancora vincere tanto e tornare sulla cresta dell'onda».

Il massacro. Rossi si è sentito massacrare e attaccare soprattutto dai giornalisti. «Avevo la consapevolezza, perché lo sentivo sulla mia pelle, che per errori che erano stati fatti anche da me e da chi lavorava per me, tanta gente e tanti giornalisti avevano tanti sassolini dalle scarpe da togliersi nei miei confronti, me l'avevano già promessa, aspettavano solo un problema per attaccarmi, e il problema è arrivato e grande e loro hanno sguazzato ed erano contentissimi. Non l'ho presa come un linciaggio casuale o perché ero quello che vinceva, c'erano delle cose che non funzionavano e me l'anno fatta pagare, funziona così».

La Ferrari e le auto. Il fenomeno delle moto poteva fare un passo verso il mondo delle quattro ruote e della Formula Uno con la Ferrari, un sogno collettivo che però non si è realizzato. «La Ferrari un rimpianto? È stata una bellissima favola, una bellissima storia, nata in Australia nel 2004 quando ho conosciuto Stefano Domenicali. C'era una chance reale di guidare la Ferrari, magari bisognava prima fare dei test, stare lontano dalla gare per un anno. È stata una cosa molto suggestiva, però purtroppo non ero pronto per smettere di correre con le moto. Questo è stato il più grande problema». Le macchine comunque sono nel futuro di Rossi. «Vedevo nella F1 una giusta evoluzione della mia carriera, una scommessa che sarebbe passata alla storia, ma anche più futuro. Con la macchina avrei dovuto ricominciare daccapo, avrei avuto bisogno di più tempo, ma anche tante motivazioni in più e poi in macchina in F1 si può correre fino a 35 anni. Però era troppo presto per lasciare le moto. Dovrò escogitare qualcosa per il dopo MotoGp, anche perché io vorrei continuare a correre per tanto altro tempo con qualcos'altro, perché probabilmente continuare trovare motivazioni in MotoGp sarà più difficile, e avrò bisogno di qualche altra sfida nuova».

Ducati no. Un altro sogno di molti italiani, vedere Rossi su una Ducati, si è infranto. «C'è stato un momento in cui io e la Ducati siamo stati veramente molto vicini. Nella mia testa ero molto felice e propenso a provare la Ducati, avevo bisogno di cambiare moto, dopo la Honda, perché avevo bisogno di dimostrare di vincere con un'altra moto. Ho parlato con quelli della Ducati, ma mi è sembrato di capire che non potevano darmi quello di cui avevo bisogno io. Avevo bisogno di qualcosa di diverso, di una fiducia e della gente che aveva bisogno di ricominciare da zero, per cui io ero un punto fisso, una sicurezza. In Ducati mi è parso di non poterlo trovare e quindi ho scelto la Yamaha. Mi è dispiaciuto molto. Il discorso da bar: sarebbe bello vedere Rossi su una moto italiana, piacerebbe anche a me, ma con la Yamaha sto troppo bene, quindi non so se andrò mai alla Ducati».

L'odio sportivo. Rossi rispetta i suoi avversari a cominciare da Stoner ma per tutti nutre un naturale odio sportivo. «Con i piloti che ci sono adesso c'è un buon rapporto fuori dalla pista. Non c'è tra i miei avversari nessuno che dice delle bugie o delle cose non vere, come è successo in passato, ma ovviamente l'odio sportivo per gli avversari è fondamentale, è gente che deve arrivare dietro».

La vecchiaia. Il dottor Rossi da vecchio come si immagina, con la falciatrice a tagliare il prato? «È una figura affascinate ma spero che ci sia altro, perché vedo la velocità con cui mi annoio quando sto a casa per più di sette giorni. Spero di correre per tanto altro tempo, e poi di trovare qualcosa non che mi dia la stessa adrenalina, ma che mi dia lo stesso gusto e che mi tenga impegnato. Penso che ce la farò, in giro c'è tanta gente che ha dei problemi ben più seri».
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Messaggio Da Admin Sole79 Mar Ott 28, 2008 8:11 pm

Grandissimo Vale... ihihih hai la mia stessa paura ahahahahah mi sa che è l'anno che porta sto scompenso... Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy grazie Rachele bellissima brava moderatrice kisssss Smile Smile Smile Smile
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